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Le maschere tradizionali più famose del Carnevale di Venezia

Le maschere tradizionali più famose del Carnevale di Venezia

Gennaio 2024

Il Carnevale di Venezia è, da secoli, uno degli eventi più attesi dell’anno. Ogni inverno la città si prepara ad accogliere turisti (e non solo) nell’atmosfera più festosa di sempre, fatta di colori, tradizioni, dolci tipici e delle immancabili maschere.

Un po’ di storia: il Carnevale di Venezia si è svolto per la prima volta nella seconda metà del XIII secolo e da allora rappresenta una celebrazione della libertà dai ruoli imposti dalla società, dalle inibizioni e dall’etichetta sociale.

Ed è proprio dal bisogno di sfogo e leggerezza che ebbe origine la tradizione, vivissima anche oggi, di indossare una maschera. Maschere e costumi garantivano infatti l’anonimato e portavano ad una sorta di livellamento tra ceti sociali e gruppi religiosi.

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La Bàuta

Tra le maschere tradizionali veneziane, la Bàuta è di sicuro la più conosciuta, fosse anche solo per i suoi oltre 500 anni di storia.

Si tratta di una maschera bianca rettangolare con una piccola sporgenza al posto della bocca. Questo non solo consentiva di mangiare e bere senza toglierla, ma creava anche una leggera variazione alla voce così da garantire ulteriormente l’anonimato.

A questa si accompagnano di solito un mantello ed il tricorno, l’antico cappello veneziano a tre punte.

bauta venezia

Il Mattacino

E’ una delle maschere tipiche del Carnevale di Venezia che incontrerete più facilmente: è una specie di pagliaccio con un abito multicolore. Una volta erano noti per lanciare ai passanti uova profumate, usando una specie di fionda.

La Moreta

La Moreta, in italiano la moretta, era la maschera femminile per eccellenza. Le sue origini sono in realtà francesi e si tratta di una semplice maschera nera di velluto.

La sua particolarità è che la donna doveva sostenerla tenendo tra le labbra un bottone.

Il Medico della peste

Una maschera con un lungo naso appuntito, simile al becco di un uccello, indossata in origine dai medici durante l’epidemia di peste per filtrare l’aria. Oggi è una delle maschere più riconoscibili durante Carnevale di Venezia.

Grazie alla ricca tradizione della Commedia dell’Arte si diffusero anche maschere e travestimenti che rappresentavano gli stereotipi della società veneziana del tempo.

Pantalone

Pantalone è probabilmente la maschera veneziana più conosciuta. Si caratterizza per la sua schietta e musicale parlata veneziana.Le ipotesi etimologiche sull’origine del nome sono diverse: potrebbe derivare da San Pantalone o da “piantaleoni”, nome con cui venivano chiamati i mercanti che avviavano attività nelle terre conquistate e “piantavano” simbolicamente il leone di San Marco.

Pantalone è un vecchio mercante, spesso ricco e stimato, altre volte caduto in rovina. Rappresentava in tutto e per tutto l’etica mercantile della borghesia veneziana che cominciava ad imporsi tra i ceti dirigenti.

Il costume è costituito da un berretto di lana alla greca, una giacca rossa e pantaloni alla marinaresca. Dalla cintura pendono una spada, oppure un fazzoletto, o ancora una borsa. Indossa un mantello nero, spesso foderato di rosso, e ai piedi calza delle ciabatte nere.

pantalone venezia

Arlecchino

È la maschera della Commedia dell’Arte più connessa al popolo. Il vestito si compone di giacca e pantaloni a toppe coloratissime ed irregolari, un cappello di feltro bianco ed una cintura da cui pende la spatola di legno, normalmente usata per mescolare la polenta. Sul viso porta una mezza maschera nera e si tratta di un personaggio sciocco e un po’ credulone.

Colombina

Colombina è fedele compagna d’avventure di Arlecchino (ne è in realtà innamorata) e, come lui, affonda le sue origini nella tradizione popolare. I suoi tratti distintivi, che emergono sempre anche sul palcoscenico, sono astuzia e civetteria.

Il vestito è semplice, a volte a toppe colorate come quello di Arlecchino, ed è rifinito con una cuffietta bianca ed un grembiule dello stesso colore. Raramente porta una maschera e si esprime in vari dialetti, tra i preferiti il Veneziano.

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